TAMARA, BAD GIRL E FIGURA MITOLOGICA

Nel tempo ho utilizzato diverse tecniche illustrative ma quando ho cominciato ad utilizzare questa tecnica digitale ho voluto confrontarmi concettualmente con Tamara de Lempicka. Questo perché lei è la divinità della sintesi formale e cromatica nell’arte figurativa Decò, ottenuta con linee curve intersecanti e tratti del volto portati ad estrema sintesi espressiva. Ed è proprio questa sua capacità di usare le “strutture” formali che mi piace molto.

Inoltre la sua biografia è come una seduta di coaching motivazionale che ti aiuta a ridimensionare le difficoltà. Tamara è stata una ragazza del 1889, figlia di ebrei polacchi e nella sua vita ha attraversato la rivoluzione russa e due guerre mondiali, vivendo in maniera anticonformista, da bisessuale dichiarata, durante le terribili dittature europee.

Tamara è stata parte attiva di un esteso fenomeno culturale che è riuscito a illuminare quel momento tragico celebrando il mito della velocità e della meccanica, che ha saputo inventare parole nuove e che ha visto le vite scandalose degli artisti diventare in qualche caso atti politici. Lei si è mossa in un mondo maschile vestendosi anche da uomo, sfruttando il suo talento e la sua aristocratica eccentricità, viaggiando in Europa e trasferendosi infine a New York per lavorare. Ecco perché Tamara è un punto di riferimento: per il suo stile netto e personale e per molti dettagli della sua biografia che la rendono unica.