IL TORO SOTTILE

Questa famosa sequenza di tori disegnata da Picasso rappresenta più di mille parole un percorso concettuale e formale, dove il toro diventa una serie di linee intersecanti e infine un solo sottile tratto di matita. Di questa serie mi piace molto il quinto stadio, dove il corpo del toro è ancora potente ma appare come un cristallo sfaccettato sul punto di diventare elemento astratto.

Nonostante abbia visto le opere di Picasso in ogni museo europeo e statunitense, ho scoperto piuttosto tardi questi suoi disegni, che sono le sue opere da me preferite.

Forse per lui questi disegni erano solo un esercizio formale, ma sono molto potenti per la loro forza comunicativa. Ammiro questa capacità di sintesi grafica, questa ricerca del segno che culmina nella rappresentazione di un’essenza vitale. Picasso è riuscito a disincarnare il toro senza ucciderlo e ci ha mostrato un aspetto nuovo: un animale possente per la sua massa e la sua forza, ma infine leggero e sottile nella sua essenza invisibile.

Spesso questi disegni sono mostrati ai bambini per spiegare loro il percorso artistico di Picasso, ma sono utili anche a stimolarne il pensiero astratto e a educare una visione profonda e sensibile delle cose, rispettando anche ciò che non riusciamo immediatamente a capire, come l’arte astratta.

Questo processo di sintesi, che trasforma la realtà in un concetto, è insegnato anche nelle scuole di grafica e comunicazione visiva poiché è alla base del percorso moderno di creazione di un logo, ossia di un’identità visiva per brand e attività umane. L’insegnamento di Picasso è che occorre imparare tanto, fino a raggiungere la perfezione, per poi disimparare consapevolmente tutto.